X:Meditare è la cosa migliore per riuscire a percepire la verità?
GIACOMO:Meditare dici? e tu come mediti?
X:Io mi siedo e inizio a sentire il mio corpo. Cerco di capire ogni minimo spostamento che avviene dentro di me.
GIACOMO:Se usi il pensiero all’interno della meditazione, stai negando la meditazione.
Non si può meditare se non si ha una piena coscienza del proprio essere.
Se per esempio ci si mette a meditare con il pensiero che si sta meditando, non si sta meditando.
Considerate che tutti abbiamo un metodo diverso.
Nessuno vi può insegnare, nessuno può dirvi cosa o come fare.
Quando sarete coscienti, mediterete sempre, da quando vi alzate a quando andrete a letto.
Scoprirete la bellezza della meditazione, che è la capacità di lasciare scorrere ogni cosa. Se all’inizio avrete bisogno di un metodo poi capirete che in realtà non c’è un metodo.
Per meditare non dovete usare la mente.
X:Certe scuole buddiste, e il Buddha stesso, impongono delle leggi e delle regole anche nella meditazione, cosa ne pensa?
GIACOMO:Buddha viveva in un’altra epoca, disponeva leggi perché aveva capito che gli uomini sono come i bambini, vanno educati, e aiutati a transitare dallo stato di esseri umani incoscienti a quello di esseri umani coscienti.
Doveva insegnare loro cosa fare e cosa non fare.
Con questo procedimento le persone avrebbero, non solo, capito meglio quello che voleva dire, ma, avrebbero potuto anche adottare un metodo migliore per loro.
Pensava che così facendo avrebbe reso liberi tutti, anche se non è andata proprio così.
Solo voi stessi potete liberarvi, solo voi siete in grado di capire la realtà e la bellezza nel non seguire strade, perché voi siete già quello che state cercando.
Più cercate più vi allontanate.